venerdì 13 agosto 2010

Bocche di Kotor (Montenegro)


Il più grande e spettacolare fiordo del Mar Mediterraneo, le bocche di Kotor (o di Cattaro) sono uno dei fiori all'occhiello del neo-formato stato balcanico del Montenegro. La regione è circondata da alte montagne che raggiungono i 1895 m del Monte Orjen. La particolarità della conformazione geologica, unita ad una sorprendente varietà climatica, spiegano la ricchezza della fauna e della flora, spesso caratterizzate da specie endemiche. Questo vallone costiero invaso dalle acque del mare è dominato dalla città che gli dona il nome: Kotor, un gioiello divenuto patrimonio dell'umanità, tutelato quindi dall'UNESCO.

Non manca, da queste parti, l’opportunità di un bagno panoramico. La riviera di Kotor si insinua nella parte più profonda delle bocche tra spiagge private e piccoli villaggi. La ciottolosa Bajova Kula è particolarmente frequentata dagli abitanti di Kotor: lunga 60 metri e circondata dalle piante di alloro, vanta un mare cristallino. Bigovo Beach, sabbiosa, è legata alla tradizione della pesca locale e famosa per la scenografica roccia che fronteggia la spiaggia.

Fonti: Amatori Tour Operator, Morfimare.

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Ente del Turismo del Montenegro



martedì 24 novembre 2009

Salto Angel (Bolivar - Venezuela)

Il "Salto Angel" è la cascata più alta del mondo con i suoi 979 metri di altezza e gli 800 metri di caduta ininterrotta. Situata nella regione del Bolivar, all'interno del Parque Nacional de Canaima, in piena Amazzonia, questa cascata era considerata dagli indigeni un luogo sacro. Gli unici mezzi per raggiungerle sono un aereo turboelica che, partendo da Caracas, sorvola la zona antistante le cascate per permettere ai turisti di ammirarle dall'alto, altrimenti è presente a Canaima un battello che risale il fiume che si trova al di sotto delle cascate.



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domenica 8 novembre 2009

Duna di Pilat (FRANCIA)

A 60 km da Bordeaux, nella Gironda, a sud della Baia di Arcachon, è possibile visitare la più alta duna d'Europa, la Duna di Pilat (o Pyla), che raggiunge la notevole altezza di 107 metri e lunghezza di 2,5 km.

Dalla sua sommità, raggiungibile attraverso una ripida scalinata, si gode di una vista mozzafiato che comprende l'Oceano Atlantico, l'entroterra della Baia, una vasta pineta e, in condizioni meteo favorevoli, i Pirenei.
La duna è costituita di sabbia finissima di origine silicea e da circa dieci anni è una destinazione d'obbligo per gli amanti del deltaplano.





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mercoledì 4 novembre 2009

Dyrhólaey (ISLANDA)

A circa 10 km dalla città di Vik e a 160 km a Sud Est di Reykjavik, si trova questo sito spettacolare costituito da un altopiano roccioso che si protende sull'oceano formando un gigantesco arco naturale.
Paradiso delle pulcinelle di mare, che si lanciano in picchiata dalla sommità delle pareti rocciose, Dyrholaey è senz'altro una delle maggiori attrattive dell'Islanda meridionale, con la sua atmosfera cupa e lunare, a cui fa da sfondo un cielo quasi sempre plumbeo e una spiaggia infinita di sabbia nera.

E' possibile visitarlo solo al di fuori dei periodi di riproduzione dell'avifauna, anche con escursioni guidate con mezzo anfibio che vi condurrà proprio sotto il gigantesco arco roccioso e ai faraglioni Reynisdrangur. Consigliata anche la visita alla grotta basaltica di Loftsalahellir che si raggiunge tramite un sentiero situato poco prima della strada sopraelevata per Dyrholaey.


La grotta basaltica di Loftsalahellir e, sullo sfondo, uno dei faraglioni di Reynisdrangur



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lunedì 2 novembre 2009

Saltos del Moconá (Argentina)

Situate a circa 300 km dalla città di Posadas, nei pressi di Aristobulo del Valle, nella provincia argentina di Misiones, le cascate del Moconá hanno una particolarità unica al mondo: invece di formarsi nel senso della larghezza del letto del fiume, si sono formate nel senso della lunghezza, a causa del crollo di parte degli argini laterali.

Raggiungono la lunghezza di circa 3 km, lungo il corso del Fiume Uruguay ed hanno un'altezza media di 20 m. Cento salti che insieme alla brezza formano un suono, vero concerto naturale unico al mondo. Si arriva in lancia da El Soberbio.

Il periodo migliore per visitare questa regione è l'estate (cioè il nostro inverno), calda ma foriera di qualche pioggia.




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sabato 31 ottobre 2009

ANTRO DEL CORCHIA E MINIERE D'ARGENTO DI LEVIGLIANI (Toscana, ITALIA)

Incastonato tra gli spettacolari scenari del Parco delle Alpi Apuane, l'Antro Del Corchia (“la Montagna Vuota”) porta con se i segreti di 5 milioni di anni di storia geologica: al suo interno, 70 km. di gallerie e pozzi, 1200 mt. di dislivello massimo, un sistema di condotti carsici sviluppati in 2 km cubici di roccia, rendono l’Antro del Corchia il più importante complesso sotterraneo d’Italia ed uno dei maggiori al mondo.

Dal 2001, un percorso attrezzato ed illuminato di circa 2 km, consente di addentrarsi nelle meraviglie di questo mondo sigillato, tra le limpide acque dei laghi sotterranei e surreali canaloni, nel fascino della “Foresta Pietrificata” o tra le forme magiche della “Galleria delle Stalattiti”. Le Grotte situate nel paese di Levigliani (Comune di Stazzema - Lucca), nel cuore della Versilia, circondate da importanti luoghi turistici come Forte dei Marmi, Viareggio e Pietrasanta, a quaranta minuti da S.Anna di Stazzema luogo di memoria in seguito al tragico eccidio nazista dell’agosto del 1944. E’ possibile raggiungerle a bordo di un comodo bus navetta che parte ogni ora dal paese di Levigliani.

Alle Miniere di Argento Vivo di Levigliani, le più antiche dell’Alta Toscana , si accedo con una visita guidata che ha una durata di circa un’ora e si sviluppa lungo un percorso attrezzato di 900 mt. alla scoperta degli antichi giacimenti, accompagnati da una guida e muniti di caschetti da minatori. Nelle Alpi Apuane meridionali sono state compiute attività minerarie fin dal XII sec. per l’estrazione di minerali di piombo argentifero, bario, ferro, mercurio con produzioni che a livello locale hanno dato occupazione massima nel XIX sec. La visita guidata inizia nel cantiere della “Cava Romana” dove si può notare il metodo di scavo a pozzi inclinati lungo le vene di roccia mineralizzate collegati all’esterno con gallerie orizzontali moderne per il carreggio del minerale. Una delle particolarità che possiamo trovare nelle gallerie è la presenza di mercurio metallico allo stato nativo che rappresenta una peculiarità a livello mondiale.

Antro del Corchia

Miniere dell'Argento Vivo di Levigliani


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NOTA: TESTO LIBERAMENTE TRATTO DAL SITO UFFICIALE www.antrodelcorchia.net

mercoledì 28 ottobre 2009

SKELLIG ISLANDS (IRLANDA)

Le Isole Skellig sono due speroni rocciosi al largo delle coste occidentali irlandesi, a circa 12 km da Valentia Island, nella contea di Kerry.

Partendo con un'imbarcazione privata da Portmagee, un porticciolo affacciato sull'Atlantico, si raggiunge in circa mezzora la più piccola delle due isole, Little Skellig, che si erge dalle acque con le sue pareti rocciose squadrate e taglienti che accolgono una numerosissima colonia di sule (la seconda al mondo con oltre 27.000 esemplari): uno spettacolo unico osservare come questi uccelli abbiano plasmato l'intero scenario dell'isola, che rimane ancora vergine e incontaminato, del tutto privo di vegetazione.

A pochi minuti di barca da Little Skellig svetta con i suoi duecento metri di altezza, lo sperone roccioso di Skellig Michael, la maggiore delle isole, dove tutte le imbarcazioni private possono attraccare per poter permettere ai (pochi) turisti, di raggiungere a piedi il punto più alto dell'isola attraverso l'unico sentiero di gradoni in pietra. Ad ogni angolo le pulcinelle di mare accolgono a centinaia i visitatori, mai intimidite, ma anzi incuriosite e spavalde.
Il sentiero sale lungo un percorso accidentato a picco sul mare che permette di godere di una vista meravigliosa sull'Oceano e sulla vicina Little Skellig. Sulla sommità si trova un sito monastico del Primo Periodo Cristiano, sopravvissuto ad una razzia vichinga dell'823 e diventato Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Little Skellig vista dal monastero di Skellig Michael

Pulcinella di mare a Skellig Michael

Skellig Michael

Il Sito monastico, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, di Skellig Michael

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domenica 25 ottobre 2009

PARCO NAZIONALE DEL TRIGLAV (SLOVENIA)

Il Parco Nazionale del Triglav (Alta Carniola) è l'unico parco nazionale della Slovenia. Il suo nome deriva da quello del monte Triglav (2864 m) che si trova al suo interno e che è anche la vetta più alta del Paese.
Il Parco si estende lungo il confine italiano e vicino al confine con l'Austria, nel Nord-Ovest della Slovenia, in piena Alta Carniola: con i suoi 880 kmq di estensione comprende l'intera frazione slovena delle Alpi Giulie.

Eccelle per le cristalline acque pulite dei suoi fiumi Isonzo e Sava, per le forre profonde, i resti di foreste vergini, la straordinaria diversità biotica, “eldorado” dei fiori alpini, tra i quali alcuni endemismi.

Tre le vie di accesso che conducono alla vetta del Triglav, alle quali si accostano altri numerosi sentieri escursionistici che conducono lungo le rive dell'Isonzo (dalla sua sorgente fino Bovec), sull'altopiano della Pokljuka, alle forre della Tolminka o ancora alla palude torbosa Goreljek.

La vetta del Triglav

Le acque turchesi dell'Isonzo

Le forre della Tolminka


Per maggiori informazioni:
Contatti:

Triglav National Park
Indirizzo: Ljubljanska cesta 27, 4260 Bled
Telefono: (04) 57 80 200
Fax: (04) 57 80 201
E-mail: triglavski-narodni-park@tnp.gov.si